Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge nasce dall'esigenza - già lungamente e approfonditamente dibattuta durante le passate legislature - di riconoscere il tributo reso alla propria Patria dai soldati italiani durante la seconda guerra mondiale, conferendo a essi un'apposita onorificenza.
      Durante la scorsa legislatura, presso la Commissione Difesa della Camera dei deputati sono state esaminate congiuntamente alcune proposte di legge vertenti sull'argomento, e anche una petizione popolare, e si era giunti fino alla stesura e all'approvazione di un testo base elaborato durante un impegnativo lavoro in Comitato ristretto. Tuttavia, la contrarietà alla prosecuzione dell'esame del testo espressa da una parte dell'allora opposizione ne ha - purtroppo - «affossato» l'iter.
      Si intende allora qui riproporre il predetto testo per tentare di addivenire, finalmente, all'approvazione dell'istituzione di un apposito Ordine, volto ad insignire dell'onorificenza di cavaliere i combattenti del secondo conflitto mondiale, così come fu fatto, con la legge 18 marzo 1968, n. 263, in favore dei partecipanti alla guerra 1914-18, per i quali fu istituito l'Ordine di Vittorio Veneto.
      Il mancato doveroso riconoscimento ai soldati della seconda guerra mondiale costituisce infatti una grave lacuna nella storia del nostro Paese, posto anche il valore preminentemente morale di un simile atto. È per questo, infatti, che il conferimento delle onorificenze è attribuito dalla Costituzione al Presidente della Repubblica, nella sua qualità di simbolo dell'unità dello Stato e di sua più alta espressione morale.
      Si desidera, inoltre, che il conferimento di questa istituenda onorificenza, proprio perché sicuramente tardiva rispetto alla conclusione del conflitto, possa costituire un importantissimo passo sulla via della

 

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pacificazione nazionale, essendo concessa anche ai militari inquadrati nelle formazioni della Repubblica sociale italiana. Il testo elaborato dalla Commissione difesa nella scorsa legislatura, infatti, aveva inserito tra i beneficiari dell'alto riconoscimento anche le formazioni partigiane, mantenendo, tuttavia, l'esclusione dei soldati di Salò. Al contrario, il testo che qui si ripropone, pur essendo mutuato per la gran parte proprio dal testo base adottato nel 2003, prevede che l'onorificenza sia concessa anche a questi ultimi soldati, slegando l'impegno e il coraggio dei singoli dalla vittoria della storia.
      La proposta di legge si compone di cinque articoli. Il primo istituisce l'Ordine del Tricolore, al capo del quale è posto il Presidente della Repubblica, individua i membri che ne andranno a comporre il consiglio e affida la determinazione delle caratteristiche dell'onorificenza che attesta l'appartenenza all'Ordine a un apposito decreto del Ministro della difesa. Il secondo articolo stabilisce i soggetti ai quali l'onorificenza potrà essere concessa. Il terzo e il quarto indicano le modalità per la richiesta e per la concessione del riconoscimento. Infine, il quinto articolo reca la copertura finanziaria.
 

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